A Mafeking con BP

Hermione Granger • 10 marzo 2016

Suona la sveglia un po’ troppo presto per essere un bel sabato mattina, durante il quale si potrebbe dormire …
Ma il treno per Ambrì non aspetterà mica noi.

Dopo esserci ritrovati tutti (Lupi, Esplo, Pio, Rover e Capi) davanti alla stazione di Bellinzona, sabato 20 febbraio 2016 alle 8:45, con sacco in spalla e tanta voglia di divertirci, saliamo sul treno che ci porterà ad Ambrì, dove ci aspetta un gran weekend: l’Uscita Sezionale.
Davanti alla stazione di Ambrì, un bus che aspetta tutta la sezione, pronto per portarci alla casa dove alloggeremo.
Una volta arrivati, lasciamo le borse all’entrata della casa e subito si inizia attività.
Dopo che Baden-Powell e Re Edoardo VII, Re del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda e dei Domini britannici d’oltremare, Imperatore d’India, si sono presentati, il “Via” ai giochi. Le 3 branche vengono mescolate: i Chiurli, i Lupi, i Tori e i Corvi. Ogni squadra, con tre differenti personaggi (capi), si dirige verso una postazione distinta, dove vengono fatte delle domande al gruppo, con la risposta corretta la squadra riceve un indizio. Dopo questa attività la sezione si ritrova sul piazzale davanti alla casa, e dopo brevi spiegazioni, si va in refettorio dove un bel piatto di pasta al pesto ci aspetta.
Dopo un bel pranzetto, sazi, si torna fuori casa, dove sotto una bella nevicata Lupi ed Esplo, giocano per guadagnare pezzi per costruire una catapulta, mentre noi Pio ci impegniamo nel boschetto accanto ai campi da gioco, a fare due ragnatele per poi costruirci in seguito le nostre due tende.
Dopo qualche ora di lavoro, e dopo un bel po’ di fiocchi di neve posati a terra, noi pio capiamo che purtroppo non riusciamo a finire di montare la tenda per dormire fuori. Lucri quindi ci dice di smontare tutto ciò che è stato montato, e di portarlo nel furgone, e che la sera avremmo poi dormito in casa. Dopo aver smontato quasi a malincuore le due ragnatela fatte con le corde, raggiungiamo, ognuno nella propria squadra, Lupi ed Esplo nell’ardua costruzione di una catapulta. Dopo vari giochi con la catapulta fatta a mano ci rechiamo tutti in casa. Dopo esserci cambiati e messi qualcosa di più asciutto andiamo tutti in refettorio dove un bel piatto caldo di gulasch ci aspetta.
In seguito si esce ancora, senza farci intimorire dalla neve, e si va a fare il gioco notturno, organizzato da noi Pio per Esplo e Lupi. Dopo che tutte e 4 le squadre sono riuscite ad abbattere il fortino con le catapulte da loro costruite, il gioco può ritenersi concluso.
Ci si ritrova prima di andare a dormire davanti alla bandiera, dove si fa l’Ammaina, e dopo la “buonanotte” si va a dormire, tutti nella propria camera. Ma non per noi Pio , infatti per noi l’attività non è ancora finita, ci ritroviamo in refettorio, dove svolgiamo il feedback dell’attività da noi organizzata. Finito il feedback, anche per noi l’attività è terminata. Ci mettiamo quindi belli comodi nei nostri sacchi a pelo nel sottoscala, la nostra camera improvvisata per la notte.
La sveglia suona alle 7:45, mettiamo insieme le nostre cose, carichi per la seconda e ultima giornata, ci vestiamo e andiamo in refettorio, dove è pronta una colazione energetica per iniziare al meglio la giornata.
Ci ritroviamo ancora fuori dalla casa, dove i Capi ci spiegano l’ultimo gioco dell’uscita. Prendiamo su tutto il materiale indispensabile, e andiamo tutti ai campi da gioco. Dopo una mattinata di molti giochi e attività differenti, torniamo nella casa dove alloggiamo per l’ultimo pasto, tre gustosi tipi di risotto.
Dopo esserceli sbaffati in pochissimo tempo, si iniziano le pulizie di tutta la casa.
Dopo aver pulito tutto, e dopo esserci assicurati più volte di non dimenticare nulla, si esce.
Sacco in spalla, e come siamo partiti, si torna. Un bus ci porta in stazione ad Ambrì, dove poi un treno ci fa arrivare a Bellinzona in orario, per le 16:00.

Il grido sezionale, e poi si salutano Capi e amici, pronti per tornare la settimana dopo, il sabato pomeriggio, per divertirsi ancora ad attività, con nuovi giochi e nuove esperienze.

Filippo